Id Provider: 634
Evento n° 436797
Data inizio: 28/12/2024
Data fine: 31/03/2025
Crediti assegnati: 2
Corso gratuito
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Il diabete tipo 1 non è una patologia rara, è la più frequente malattia endocrina
dell'età pediatrica e la sua incidenza sta aumentando soprattutto tra i bambini di età inferiore ai
5 anni. Ogni giorno in Italia 4 bambini diventano diabetici.
Se la diagnosi non è tempestiva, il diabete può esordire con la chetoacidosi, una complicanza
potenzialmente letale che comporta un peggiore controllo metabolico negli anni successivi, un
aumento delle complicanze croniche, un ridotto sviluppo cognitivo e una diminuita aspettativa
di vita.
In Italia l’incidenza di chetoacidosi all’esordio è ancora troppo elevata ed è essenziale
promuovere iniziative per azzerarne o almeno ridurne notevolmente l’incidenza.
È importante sensibilizzare le famiglie perché si rivolgano al proprio pediatra ai primi sintomi
(polidipsia, poliuria, enuresi, perdita di peso, spossatezza) per una rapida diagnosi ed è
fondamentale la formazione dei pediatri di famiglia.
In presenza dei sintomi classici, la diagnosi è semplice ma in certi casi non lo è. È difficile
interpretare il pianto del lattante come sintomo di sete che, non riuscendo ad assumere liquidi,
va incontro rapidamente a disidratazione. Anche nell’ adolescenza la diagnosi può essere tardiva
perché l’adolescente è autonomo e i genitori non si accorgono dei sintomi di allarme.
Talvolta la diagnosi viene posta in ritardo perché si perde tempo prezioso nel prescrivere esami
di laboratorio che non vengono effettuati in tempo utile, esponendo il bambino al rischio di
chetoacidosi.
I pediatri devono essere sensibilizzati sull’importanza della misurazione della glicemia e/o
glicosuria nel più breve tempo possibile, preferibilmente nel proprio studio, attraverso l’utilizzo
del self help.
La frequenza non elevata del diabete tipo 1 non facilita l’inserimento del tema nel fabbisogno
formativo dei Pediatri di libera scelta.
La FIMP vuole contribuire a migliorare le competenze dei pediatri di famiglia nel riconoscere
precocemente i sintomi della malattia, anche quelli meno specifici, attraverso progetti formativi
da realizzare nei prossimi due anni; nello specifico il suddetto “Progetto Educazionale sul
Diabete di tipo 1” di seguito dettagliato, verrà anche promosso sui canali social FIMP
(Facebook, Instagram).
Non è per infermieri
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